giovedì 4 dicembre 2008

La polemica sul MARE

In questi giorni sul sito del PD rapallese sono apparsi diversi commenti sulla fine della collaborazione di Paolo Marchi al mensile MARE, in gran parte centrati sulla chiusura alle voci non allineate alla maggioranza comunale. Noi però vorremmo dare un’altra interpretazione, e cioè che questo fatto denota la povertà, economica e culturale, della nostra Riviera.
E’ noto che il MARE è stata la novità editoriale degli ultimi quindici anni a Rapallo, dove peraltro i giornali locali non hanno avuto mai vita facile. Riviera Express durò pochi anni, la rivista Rapallo, a parte gli articoli culturali, era il bollettino del Comune, praticamente gli unici fogli locali sono state le pagine del Secolo XIX e del Corriere Mercantile.
Il MARE è stato, con Mario Bitonte prima, ma anche dopo la sua scomparsa, una voce libera e aperta a tutti; è anche stato praticamente l’unica testata locale, di certo economicamente in perdita.
Perché Rapallo non è in grado di fornire supporto economico sufficiente a una testata con la pubblicità. Ma Rapallo, e veniamo alla povertà intellettuale, non è neanche in grado di supportare una testata di idee, economicamente in perdita, ma con qualche sponsor e una vasta rete di lettori.
Un caso come quello di Paolo Marchi in un’altra realtà, in Romagna ad esempio, non si sarebbe posto; avrebbe trovato subito un’altra collaborazione, magari portandosi dietro alcuni lettori.
E arriviamo alla terza povertà, la povertà tecnologica. Nel mondo del web le idee circolano nei siti, nel web, l’ideale per le realtà piccole o di nicchia. Ma quanto conta a Rapallo? Quante persone sono in grado di usarlo? Noi crediamo molto poche, del resto basta vedere i commenti su Menabonews, o sulle pagine del PD, sono quasi sempre le stesse firme.
Le scorse settimane i giornali hanno parlato molto della vittoria di Obama negli Stati Uniti, non tutti hanno ricordato che si è trattato di una vittoria dovuta alla massiccia affluenza di giovani, in gran parte convinti dalla presenza del candidato nei siti “sociali”. Già quattro anni fa Dean rincorse la candidatura democratica raccogliendo fondi grazie a internet, e quasi ci riuscì.
Ma Rapallo è lontana dall’America, è lontana dalla tecnologia. Rapallo è povera, di soldi e di idee.

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