sabato 5 maggio 2018

La costruzione dell'Aurelia a Rapallo

La costruzione della nuova via Aurelia che percorre la Riviera Ligure di Levante, iniziata durante l'Impero Francese venne poi completata dal governo sardo; per quanto riguarda Rapallo i lavori vennero eseguiti nel biennio 1819-1820. Per la città non furono indolori, come in tutte le opere pubbliche vi furono demolizioni di edifici per fare spazi alla nuova viabilità. Ma fu anche il momento per liberare Rapallo, i campi e l'abitato, dall'incubo alluvioni, con la regimentazione del Boate e del Cereghetta. Di recente all'Archivio di Stato di Genova ho trovato alcuni documenti di quegli anni, che per essere meglio compresi vanno confrontati con la piantina di Rapallo del Vinzoni, della seconda metà del XVIII secolo.
In una lettera al Sottointendente (l'Intendente aveva un titolo equivalente al Prefetto) dell'agosto 1818, il sindaco Agrifoglio chiedeva che i progetti, realizzati nei decenni precedenti per la regimentazione dei torrenti, e che in Comune non si trovavano fossero cercati e restituiti al Comune, in quanto sarebbero serviti al progettista della strada. Scriveva infatti che secondo le aspettative la “strada carrozzabile” avrebbe attraversato i torrenti Boate e Cereghetta (che nella pianta del Vinzoni scende fin quasi al mare), “i quali hanno già per più volte dannificato i terreni adiacenti, ed inondato il paese medesimo con i debordamenti”. Vennero fatti piani, scriveva Agiroffo, e al tempo del governo Francese tutto venne portato a Chiavari (che era sede del Dipartimento degli Appennini). Per cui ora chiedeva al Sottointendente di far eseguire tutte le ricerche per ritrovare i documenti “concernenti il Boate e Cereghetta di questo comune”.
Quando nel 1819 la strada arrivò a Rapallo, sul Boate non venne costruito un ponte ma un semplice guado, che dava problemi, se a settembre il sindaco scriveva che “ancor oggi sul mezzogiorno, e sono giorni di tempo buono, una carrozza è rimasta in mezzo al fango sino all'asse delle ruote”. Il lavoro per riparare la strada è gravoso, continuava il Sindaco, e il comune da solo non ce la può fare.
E veniamo alle demolizioni. Una delle case abbattute si trovava nell'attuale Piazza Garibaldi. Se si osserva la pianta del Vinzoni si vede una casa rettangolare in mezzo alla piazza, nella parte più ampia (di fronte alla pasticceria Canepa, per intendersi). La casa apparteneva a un certo Canezza, ed era affittata. C'è varia corrispondenza tra il comune e il Sottointendente, riguardo la cifra dell'indennità da dare al proprietario. C'è una lettera, sempre del sindaco Agrifoglio, del settembre 1820, nella quale quest'ultimo si dissocia dal prezzo stabilito, che era stato calcolato in base al valore degli affitti.
In un'altra lettera il sindaco si lamenta delle varie demolizioni subite dalla città. Anche se non se ne trova traccia nei documenti, dall'esame della pianta vinzoniana probabilmente un'altra casa venne abbattuta all'entrata a ponente dell'attuale piazza Cavour, e la parte centrale dell'attuale via Mazzini, lato nord, pare abbia dei portici, di cui non c'è memoria storica.
Nel 1819 Vittorio Emanuele I venne a visitare la Riviera di Levante. Fino a Rapallo venne in carrozza, poi proseguì a cavallo, segno che oltre non continuava, fino alla Spezia, ritornando su una feluca.
In un'altra lettera del 1820 si trova la spesa occorsa per la “nuova inalveazione ed arginatura di questo torrente Boate”, che ammontava a lire 4.000, che, a quanto parrebbe dal contenuto, venne suddiviso tra i proprietari cittadini.

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